Tindari si trova all’interno della “Riserva Naturale Orientata Laghetti di Marinello” – istituita nel 1998 e gestita dalla Provincia Regionale di Messina – che si estende per circa 380 ettari, al cui interno sono presenti una notevole varietà di ambienti: si passa infatti dagli ambienti lacustri salmastri alle sabbie marine costiere, ai ripidi pendii e alle zone a strapiombo sul mare.
Ai piedi del promontorio di Tindari si trova infatti la caratteristica laguna dei “Laghetti di Marinello“ che insieme ai laghi di Ganzirri (me) costituiscono gli ultimi esempi di ambiente salmastro costiero presenti nella Sicilia nord orientale.
Raggiungere i Laghetti di Marinello
Da Tindari è possibile raggiungere la zona lagunare sia a piedi, utilizzando l’antico sentiero “Coda di Volpe”, che in auto mediante la strada statale 113.
- A Piedi 🚶♀️🚶♂️
- In Auto 🚗
Partendo da piazza Quasimodo a Tindari è necessario costeggiare il Santuario Maria Ss. del Tindari per ritrovarsi all’inizio del sentiero naturalistico “Coda di Volpe”.
Seguendo il sentiero che ha una lunghezza di 1200 metri e un dislivello di 236 metri si attraversa un incantevole paesaggio naturale e una volta raggiunti i piedi del promontorio dopo circa 75 minuti di cammino si arriva all’interno della laguna dei Laghetti di Marinello.

Partendo dal parcheggio di Locanda 1 è necessario seguire le indicazioni stradali per Oliveri / Marinello e in circa 5 minuti di auto, dopo aver raggiunto e oltrepassato il centro abitato di Oliveri avrai raggiunto la zona lagunare dei Laghetti di Marinello.
Formazione e Curiosità
Si ritiene che la formazione dell’area lagunare risalga a circa 100 anni or sono, tra il 1865 e il 1895, a causa di particolari processi tettonici ed anche alle singolari condizioni meteo-marine presenti lungo questa fascia di costa.
È presente inoltre un’incantevole cavità naturale: la Grotta di Donna Villa, difficilmente raggiungibile perché a strapiombo sul mare, all’interno della quale si trovano formazioni di stalattiti, stalagmiti e colonne.
Un’antica leggenda narra che in questa grotta vi abitasse una maga incantatrice (come la maga circe di Omero) che dopo aver attirato a se i marinai con il suo canto sublime se ne liberasse divorandoli. Qualora le sfuggiva una preda la maga sfogava la sua immensa rabbia contro le pareti della grotta affossandovi, con tutta la sua forza, le dita delle sue mani. Il nome della maga era Donna Villa e solo in pochi sarebbero riusciti a sfuggirle!
Altri punti di interesse presenti all’interno della Riserva sono:
- Capo Tindari / Capo Cefalo
- Sentiero Coda di Volpe
- Spiaggia Valle di Tindari
- Borgo Marinaro di Mongiove e le sue Grotte
- Pizzo Telegrafo
- Punto Panoramico RoccaFemmina
Fauna Fondale Laghetti di Marinello




